Tantissime persone potrebbero sottovalutare ciò che, in realtà, risulta essere importantissimo per la vita di una pianta, considerando soprattutto il suo equilibrio organico e dovendo rispettare anche un’altra componente: la predisposizione della pianta che, in base alle sue caratteristiche necessità di un tipo di alimentazione e sostentamento differente. Insomma, quando si parla di annaffiare una pianta, si entra in un campo di complessità molto più elevato rispetto a quanto si possa banalmente credere, dal momento che annaffiare una pianta in modo sbagliato vuol dire, inevitabilmente, provocare la sua morte.
Quando si innaffia una pianta, dunque, è importante considerare tutte le possibili componenti, come si diceva precedentemente, soprattutto per quanto riguarda il tipo di pianta e le sue caratteristiche. In una corretta guida per la cura delle piante in casa, inoltre, bisogna considerare anche lo specifico momento della giornata in cui si potranno annaffiare le piante, oltre che la scadenza da rispettare per quanto riguarda il dosaggio e il quantitativo di acqua da recare a questo essere vivente. Detto questo, di seguito si indica, in maniera generale, tutto ciò che c’è da sapere a proposito di quando e come annaffiare le piante, soprattutto relativamente alle regole da rispettare per non avere problemi di alcun genere.
Quando annaffiare le piante: il momento della giornata consigliato
Un primo elemento utile, a proposito di quando annaffiare le piante, riguarda il momento della giornata migliore in cui si potrà procedere con questa azione: generalmente, si consiglia di innaffiare le piante di mattina, in modo da riuscire a ottenere un effetto migliore con l’acqua per le proprie piante, dal momento che queste ultime presentano un terreno meno duro, dunque più adatto ad una migliore assimilazione dell’acqua durante la giornata.
Il filtro delle piante sarà, dunque, migliore, per quanto ovviamente ci siano delle differenze importanti rispetto alle piante, con una precisazione da fare soprattutto a proposito di alcuni fiori o di alcune piante grasse, che richiedono un quantitativo di acqua differente e una cadenza diversa per quel che concerne il tipo di innaffiamento. In generale, si consiglia sempre di evitare di annaffiare le piante verso mezzogiorno o nelle prime ore pomeridiane, dal momento che il sole è più battente e, con effetto di fotosintesi, le piante potrebbero indebolirsi di più a causa dello shock termico.
Cadenza da rispettare
Un fattore importantissimo riguarda la cadenza da rispettare per quanto riguarda l’innaffiamento delle piante, con la necessità di evitare delle generalizzazioni, dal momento che, come si diceva, ogni pianta necessita di una quantità e di una cadenza di acqua diversa. Generalmente, per quanto riguarda le piante che richiedono un quantitativo di acqua maggiore, si consiglia di annaffiare queste ultime ogni due o tre giorni, soprattutto nei momenti più caldi della stagione, che potrebbero comportare una siccità anche per le piante. Tuttavia, la cadenza diventa ancor più importante da rispettare per quelle piante che non vengono tenute in giardino ma che sono esposte sul balcone di casa, dal momento che, in questo caso, l’esposizione ai raggi del sole è maggiore e, dunque, il quantitativo di acqua di cui una pianta necessita aumenta.
Come innaffiare le piante
Un ultimo interrogativo utile da rispettare ha a che fare con le modalità che permettono di innaffiare le piante in maniera precisa e puntuale. Il metodo sicuramente più risolutivo, per annaffiare le piante in maniera efficace, è utilizzare uno strumento che permette di far arrivare l’acqua nel punto più basso della pianta, corrispondente alle sue radici, così da permettere una penetrazione del liquido più veloce all’interno del terreno, garantendo che le piante svolgano il proprio processo di fotosintesi in maniera efficace.