Una delle problematiche più diffuse e frequenti che devono affrontare tutti coloro che hanno una piscina nel proprio spazio verde è senz’altro relativa alla formazione di alghe. Sia che abbiate a disposizione una piscina fuori terra che una piscina interrata, il problema legato alle alghe è sempre presente. Cerchiamo di capire, di conseguenza, come si può intervenire per ridurre al minimo il fastidio della formazione di alghe.
Perché si formano le alghe in una piscina
Sono diverse le motivazioni che stanno alla base di tale fenomeno. Prima di tutto, le condizioni meteo, dal momento che il caldo e le temperature particolarmente elevate, oltre che il fatto che l’acqua sia diretta esposta ai raggi del sole, sono fattori che possono stimolare naturalmente la crescita di alghe in piscina. Un altro elemento che può contribuire a tale scopo è indubbiamente il ph più alto in confronto a quelli che vengono considerati come valori standard. Tra le altre motivazioni che possono portare a una conseguenza del genere troviamo senza dubbio anche una notevole concentrazione di nitrati all’interno dell’acqua della piscina. Attenzione anche al fatto di non utilizzare un quantitativo sufficiente di cloro, così come un’attività di disinfezione che non riesce ad essere altamente efficiente.
Il momento migliore in cui utilizzare l’antialghe
Come si può facilmente intuire non si deve mai attendere di notare le prime alghe formarsi nella piscina per intervenire e usare l’antialghe o dei prodotti flocculanti.
Infatti, è chiaro che questo prodotto deve essere impiegato anche come vero e proprio mezzo di prevenzione, versandolo in acqua mediante lo skimmer. L’attività di prevenzione è sicuramente molto utile nel momento in cui la temperatura esterna della piscina si alza in modo notevole. Di conseguenza, è abbastanza semplice evidenziare come l’uso dell’antialghe sia consigliato soprattutto durante la stagione estiva.
Nel caso in cui invece all’interno della piscina siano già presenti varie alghe, ecco che il prodotto antialghe non deve essere utilizzato subito, ma serve prima di tutto provvedere con la regolazione del ph e usarlo solo in un secondo momento. Infatti, il mattino che segue quello in cui si è proceduto con l’insediamento, si potrà intervenire per rimuovere tutte le alghe presenti utilizzando un retino.
Solo a questo punto si dovrà procedere con un’ulteriore verifica del ph dell’acqua della piscina, qualora fosse necessario.
La misurazione del quantitativo di antialghe da usare
Un aspetto molto interessante che vale la pena approfondire è senz’altro quello relativo al quantitativo di prodotto antialghe da usare nella propria piscina. Di conseguenza, il calcolo dell’antialghe che si deve utilizzare in piscina è una di quelle attività molto semplici, ma per cui serve prestare attenzione a tre fattori in modo particolare.
Si tratta del quantitativo di metri cubi d’acqua di cui è formata la piscina, poi il quantitativo di alghe che si sono sviluppate e cresciute in piscina e, infine, serve considerare la tipologia di trattamento che si ha intenzione di effettuare. Quindi, la domanda rimane sempre quella, ovvero quanto prodotto antialghe si deve usare per ciascun metro cubo d’acqua nella piscina?
Se state per effettuare un trattamento iniziale o per contrastare la presenza di acqua torbida, ecco che si consiglia un dosaggio intorno a 100 ml ogni 10 metri cubi d’acqua che si necessita trattare. Nel caso in cui fosse necessario eseguire un trattamento d’urto, qualora il quantitativo fosse particolarmente importante, ecco che il dosaggio aumenta e si arriva fino a un litro di antialghe ogni 100 metri cubi d’acqua. Con i vari trattamenti successivi, invece, che hanno uno scopo chiaramente di mantenimento delle buone condizioni dell’acqua della piscina, ecco che si suggerisce di utilizzare un dosaggio di prodotto antialghe che si aggira intorno a 100 ml, da utilizzare con una cadenza pari a due volte in un mese.