Utilizzare acqua calda in casa è fondamentale per le azioni che ogni giorno si svolgono nell’ambiente domestico. Attualmente sono molte le possibilità per ottenere dell’acqua calda e una di queste è rappresentata sicuramente dallo scaldabagno, spesso elettrico o in alcuni casi a gas. È importante tenere in considerazione i consumi di uno scaldabagno.
I consumi dello scaldabagno
Proprio per questi motivi, quando si sceglie uno scaldabagno, si deve sempre tenere conto dei consumi.. Per fare un esempio, uno scaldabagno da 80 litri potrebbe avere un consumo di 1.400 kWh ogni anno, nel caso di una famiglia con tre componenti.
È una spesa che deve sempre essere tenuta in considerazione, per sapere quanto sarà necessario spendere per l’energia. Ma, affidandosi a delle offerte convenienti e a qualche consiglio utile sul risparmio nell’uso quotidiano di questo prodotto, si può sempre mettere in atto un utilizzo consapevole.
In generale non si dovrebbe tenere acceso lo scaldabagno quando non serve. È possibile, quindi, acquistare un timer, con l’obiettivo di accendere o spegnere il sistema solo quando si ha la necessità di riscaldare l’acqua, una soluzione molto utile se si programmano le giornate e si conoscono i tempi abituali di utilizzo dell’acqua calda.
Alcune strategie per ridurre i consumi
Una strategia potrebbe consistere nel tenere acceso questo dispositivo solo di notte, per usufruire degli sconti sul prezzo dell’energia che spesso vengono proposti.
Nel caso in cui si abbia a disposizione uno scaldabagno elettrico, è importante regolare la temperatura ideale. In questo modo si può riscaldare l’acqua evitando gli sprechi di energia. Per esempio, si può impostare una temperatura di 40 gradi in estate di 60 gradi in inverno.
È poi fondamentale installare uno scaldabagno tenendo conto delle reali necessità. La capacità del dispositivo ha un impatto decisivo nell’ambito del consumo di energia. Per questo si dovrebbe sempre scegliere di acquistare uno scaldabagno che si adatti, anche in base alle dimensioni, all’utilizzo effettivo dell’acqua all’interno della casa.
Un dispositivo di questo tipo che non ha delle dimensioni adeguate all’uso che se ne intende fare oppure che non si trova vicino al luogo in cui si utilizza effettivamente l’acqua calda potrebbe comportare degli sprechi, che si riversano proprio sui costi da sostenere.
Potrebbe essere opportuno anche rivestire con una copertura isolante il dispositivo, facendo riferimento al lavoro di un professionista del settore, in modo da mantenere costante la temperatura dell’acqua.
Tenere conto dei consumi significa anche comprendere quanta acqua è necessaria. Per una doccia si consumano solitamente circa 25 litri di acqua in media, mentre la quantità di acqua utilizzata per un bagno corrisponde a circa 80 litri.