Mascherine e guanti rappresentano dispositivi di protezione individuale che, a seguito dello scoppio della pandemia da Coronavirus, si sono diffusi particolarmente all’interno della realtà e della quotidianità di qualsiasi individuo. Se, prima della pandemia, mascherine chirurgiche e guanti risultavano essere appannaggio di pochi, che operano all’interno del settore sanitario o che, comunque, svolgono un lavoro tale da permettere l’utilizzo di questi strumenti stessi, oggi chiunque si serve di questi strumenti, per proteggere sé stesso e gli altri.
Tuttavia, se il Coronavirus ha mostrato, come suo effetto paradossalmente positivo, la pulizia e il minor inquinamento di strade e realtà naturali, una controtendenza può essere caratterizzata dal possibile inquinamento di mascherine e guanti; per questo motivo, il monito del governo e dei ministeri operanti in materia sanitaria e ambientale è chiaro: bisogna capire e sapere come smaltire al meglio questi strumenti di protezione. Ecco, allora, tutto ciò che c’è da sapere a proposito dello smaltimento di questi strumenti che rischiano di diventare rifiuti pericolosi per l’ambiente.
Le mascherine sono dannose?
Lo smaltimento rifiuti Puglia e qualsiasi altra forma di smaltimento di rifiuti cittadino ha mostrato una tendenza particolarmente pericolosa, che potrebbe rappresentare, in futuro, un problema non da poco per le proprie città. Se il coronavirus ha portato, paradossalmente, ad ottenere degli effetti positivi e benefici per l’ambiente, dato il minor numero di emissioni di gas tossici e altre sostanze inquinanti nell’ambiente, il proliferare di mascherine, guanti e altri sistemi di protezione individuale all’interno delle strade cittadine è stato identificato come un problema da parte di diversi enti e addetti ai lavori nel settore ambientale.
In effetti, molto spesso, l’irresponsabilità dei singoli cittadini e il numero troppo elevato di mascherine e guanti che vengono continuamente intercambiati, ha portato a gettare questi stessi all’interno delle strade cittadine, quasi come se si trattasse di cicche di sigarette o di altri strumenti che vengono considerati erroneamente come innocui per le proprie strade.
Per quanto questi stessi siano, in via del tutto generale, pericolosi per la salute dell’ambiente naturale in cui si vive, le mascherine e i guanti riescono ad essere addirittura più dannosi e pericolosi, poiché portano con sé gli stessi principi di inquinamento che riguardano la plastica, con una pericolosità che risulta essere addirittura maggiore dato il gran numero di mascherine chirurgiche e di guanti che si osservano all’interno delle proprie strade cittadine. Risulta essere lapalissiana, dunque, la necessità di porre rimedio a questo problema.
Come smaltire mascherine e guanti?
A questo punto, risulta essere necessario considerare un interrogativo riguardante una questione particolarmente diffusa, dal punto di vista climatico e ambientale, nei dibattiti attuali: come smaltire mascherine e guanti, per rendere possibile una portata tutt’altro che pericolosa di questi strumenti che necessariamente devono essere utilizzati all’interno della realtà dominata dalla pandemia?
L’azione fondamentale riguarda i singoli cittadini, e porta a smaltire mascherine e guanti all’interno di sacchetti di plastica, chiusi con un piccolo lascio. Solo successivamente, le mascherine e i guanti potranno essere gettati all’interno di un bidone del multimateriale, dal momento che la loro composizione strutturale permette questo tipo di differenziazione. È assolutamente sconsigliato, dunque, gettare le mascherine all’interno del bidone dell’indifferenziato, dal momento che, in tal caso, si arricchirebbe un danno sostanziale all’ambiente, risultando le stesse essere impossibilitate a qualsiasi tipo di recupero.
Un’eccezione è rappresentata dai guanti in vinile, che caratterizzano soltanto una delle diverse tipologie di guanti che si utilizzano. Tra queste, è consigliato l’utilizzo della tipologia di guanti in lattice, dal momento che lo stesso è biodegradabile e si ricava direttamente dagli alberi della gomma, mentre sono sconsigliati guanti in nitrile o altre fibre plastiche, che vengono realizzati in modo sintetico.